Poesia degli arresi – annaffiare le pietre nere

Ho scritto una poesia degli arresi, dedicata a tutte quelle volte che lasciamo perdere ciò che ci dava problemi. A tutte le volte che forse potevamo farcela ma non lo sapremo mai. A tutte le volte che lasciamo perdere perché tanto non sono in grado.

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Annaffiare le pietre nere
è forse la cosa migliore:
senza aspettarsi che qualcosa cresca.
Strappare un bocciolo e sapere
già che non sboccerà il fiore.
Sottolineare ovvietà
con un evidenziatore scarico.
Dare in prestito una sigaretta,
una gomma da masticare,
il calore di un abbraccio
da usare come accendino
per altre braccia
e non aspettarsi mai quel calore indietro.
L’amore libero
è forse la cosa migliore:
non ti conviene scegliere
che poi scoprono che non sei degno di essere scelto.
Arrendersi è forse la cosa migliore
per chi non ha particolari ambizioni
per chi non verrà ricordato
tranne che nei servizi di Studio Aperto
perché salutava sempre
e prestava le sigarette
e non capiva un cazzo di giardinaggio.

Grazie per aver letto la mia poesia degli arresi.

#wannabepoeta

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