Ritratti milanesi // Il concerto

Lo sai che quelli che vanno ai circoli ARCI sono come tutti gli altri?

Così narra un antico detto di via Paolo Sarpi

A loro non ditelo altrimenti la prendono male

Ma purtroppo anche chi è diverso ha qualcuno di uguale

E chi canticchia musiche profonde

Può agire in modo superficiale

E i testi di canzoni che parevano eterei

Li sentirai urlare da spalle senza volto a un concerto.

C’è chi carica e chi sgomita

Mentre il prato si agita

Per cercare di boccheggiare nel mare,

E rischiare di affogare.

Come compressi in una massa che va a messa

Per essere parte

Per non sentirsi da parte

Ingoiati in una diretta video

Lasciarsi guardare mentre si vive

Per non morire dimenticati.

Intanto sul palco, invece dell’altare,

Il riso amaro del frontman

Riecheggia fino all’autostrada

Tra le onde del mare che si mette a ballare.

Ma a che pensa lui se non al suo primo disco

-L’unico sincero-

Che quell’ammasso di gente non seppe apprezzare?

E allora il cantante

Da solo sul palco, resta a guardare:

<<È buffo, tutti lì sotto cassa,

Nessuno che sappia ascoltare.>>

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